Soprintendenza delle Brutte Arti di Genova del Ministero dei Mali Culturali
Questo sito lo lanciamo il 9 dicembre 2022, la pagina FB nacque due anni prima, nel dicembre 2020.
Pubblicheremo qui nuovi “pezzi” e, piano piano, pubblicheremo i post scritti in questi due, imperdibili, anni.
Ora, permetteteci due parole di presentazione:
Facile definire il bello. E’nuotare nell’abbondanza, al limite si litiga sui dettagli.
Ma il vero lavoro è definire e certificare il brutto.
Indicare il brutto, che a Genova è epidemia, è impresa più ardua che proteggere il bello. Inoltre, nell’apparente brutto si celano preziosi tesori che devono essere indicati, chiaramente, come NON BRUTTI.
Il brutto sta negli occhi di chi guarda? Mah? Ci vogliono comunque i professionisti per mettere ordine nel brutto.
Ora ci pensiamo noi
E esplorare in modo attento e profondo una singola città, come esplorare in modo attento e profondo una singola vita, è parlare di tutte le città e di tutte le vite. Sapendo che, in fondo, c’è un fondo di uguale in tutte le cose così come ogni cosa è radicalmente diversa dall’altra.
E per noi la bruttezza, come la bellezza, non è solo questione visiva, ma anche funzionale. Può riguardare la salute, il benessere personale e collettivo, a volte anche morale. A volte riguarda il vivere quotidiano, a volte solo il guardare, a volte nulla, ma sapere che c’è da fastidio.
Vi invitiamo a considerare che, oltre alle cose brutte realizzate ci può essere un’opera di per sé buona ma che diventa un “Ma che brutta cosa che hai fatto!” nel conteso e nell’uso dannoso.
La “brutta cosa che hai fatto” deriva, inevitabilmente, da una cattiva gestione dell’ordine delle idee.
Insomma, mettere ordine nel brutto non è un mestiere facile.
Ovviamente, essendo i criteri oggettivi, ma infiniti, non li staremo a spiegare. Resta a noi l’unico, ultimo, e insindacabile, per chi vuole frequentare il sito, giudizio. E, altrettanto ovviamente, il giudizio che emettiamo non è definitivo né stabile.
Sono tollerate timide critiche.
Segnalatecii LE BRUTTURE CHE VOLETE CHE ESAMINIAMO e, al limite RECENSIAMO