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PUZ – Progettazione Urbanistica Zen

Dal manuale “Modello G”

PUZ – Progettazione Urbanistica Zen

Paradigmi logico/emotivi

“Abbi la mente nel progetto e fa ciò che vuoi, il resto è bene”

“Sintonizzati sull’idea di massima. Procedi per tentativi, proposte alla pubblica opinione, ricalibrazioni del progetto secondo il Tar.

Convinci il finanziatore, fai dei rendering adatti alla burosfera.

Percorri la direzione che vuoi, non ti curar di chi critica. Il mondo ti aiuterà a definire il progetto, i confini e le regole sono il progetto. Se hai una, qualunque, idea, sappi che intorno a te sei un vedente nel paese dei ciechi.”

“Accogli chi critica, contribuirà a rendere il progetto più adatto a loro, senza annullarlo”

“Quando scrivi le presentazioni pubbliche del progetto assicurati di non avere ancora visto il progetto definito, o realizzato, sii libero. Fai si che la tua immaginazione e i tuoi, puri, desideri, influenzino l’immaginazione pubblica che, così, possa vedere, in ciò che è, quello che avrebbe dovuto essere.
Nel realizzato veda tracce delle promesse”

“Sii sereno. Tu non hai colpa. Gli errori che fai sono parziali correzioni agli enormi errori del passato. Tu non sarai giudicato. Perché nessuno è chiamato a rispondere delle proprie opere, pubbliche. Tu sei un eroe. Tu risolvi problemi.”

“I processi partecipativi sono, tendenzialmente, entropici. Aumentano e dilatano il tempo, sviluppano a livelli incomprensibili e diafani le parole, allargano, indebolendolo, il campo di discussione, annacquano le idee pure.
Sono un lusso per chi ha tempo, per chi è egoista, per chi non pensa alla collettività, e per il popolo che non ha referenti capaci.
Sono il rifugio dei deboli”

“Partecipa all’inaugurazione dei cantieri. Ma quando non c’è nessuno. Quando c’è il primo scavo, quello forte, la prima lacerazione dell’esistente. E’ un momento immenso. Quando c’è il passo concreto, il passaggio dallo stato di “avrai i finanziamenti se va tutto bene” a quello “non si possono più fermare i finanziamenti”. Guarda gli operai. Sono contenti. I posti di lavoro. Il futuro. Adoriamo l’odore del cantiere, a inizio scavi”

“L’umanità è in cammino, poco si sa sulle origini, il futuro è incerto, se non oscuro. Mica toccherà a te mettere tutto in fila?
Lavora, quindi, tranquillamente”

“Dissemina la pubblica opinione di motivazioni solide, grezze, ben prima della presentazione del progetto. Queste tenderanno a solidificarsi col tempo, produrranno un terreno pubblico fertile, germoglieranno durante le critiche dopo la presentazione del progetto”

“Sii te stesso. Ci sarà un motivo perché tu sei lì, e loro no. Concentrati sui loro bisogni inespressi. Quello che chiedono non è quello che vogliono. In mezzo a tutto questo sfascio ci sono le persone che, alla fine decidono. Ci sarà sempre un uomo, alla fine, che spinge il bottone. Ora tocca a te, sacrificati. Aiutali.
Quel che ti pagano è solo un misero rimborso”

“Nessuno te ne renderà merito. Tantovale che ci guadagni”

Concentrati sui tre cardini:
“E allora era meglio lasciarlo così!?”
“E allora fallo tu!”
“Le promesse sono fatte per essere infrante”

“Le parole restano sulla riva. I cantieri no”

“Se uno non vuole la città vada a vivere in campagna. La salute non è per tutti”

Credits:

Sufi culture, Zen literature, Holy Bible, Divine Comedy, Marvel Comics, some friends, oral culture about Socrate, Quentin Tarantino, fascist culture, Sigmund Freud, DC Comics, Francis Ford Coppola, Conan literature, others without our awareness

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Ciao!

Confidiamo che abbiate apprezzato il documento, qui sopra pubblicato, che abbiamo trovato, per terra, secondo le migliori tradizioni italiche.
E’ tutto molto chiaro. L’unico dubbio rimane sulla lettera “G”, all’inizio del documento. Ci pare potrebbe essere un nome di donna, forse una dedica all’amata Gertrude. O forse il nome di una città, particolarmente ben fatta, che ha ispirato modelli di progettazione urbanistica, tipo Ginevra.
In ogni caso ci sembra un documento interessante

L’immagine del post è una inestricabile combinazione di realtà immani, rendering inusitati (presentati un paio d’annetti fa e citati dagli amministratori), realizzazioni inimmaginabili che possono essere un buon compendio alla lettura del documento

(Nei nostri periodi di silenzio siamo stati tentati di trovare spazi più consoni per far discussioni di urbanistica, che, se fatte in pubblico, sono una pratica sempre più scabrosa.
Abbiamo chiesto a un esperto. Vista la materia ci ha consigliato di aprire una pagina di SBrAG su OnlyFans, solo per appassionati, solo per Voi. Per trovare una giusta tranquillità, e riservatezza, per fare le nostre cose. Ma abbiamo, come spesso ci succede, avuto paura. Che se aveste visto che ci son modi migliori di passare il tempo che discutere di urbanistica ci saremmo trovati soli.
E allora rimaniamo qui.
Buon sabato e domenica!)