Skip to main content

Un saluto dal quartiere interdimensionale

Vi facciamo un saluto, così
Tanto per farlo

Con una foto
Da quel quartiere di Genova, che sta in un universo parallelo, che è Borzoli.

Che ha mille identità e approcci, tutti insieme, uno accanto all’altro
Come la multigrafica di Spider-Man: Into the Spider-Verse

Un salutino con una foto, di Borzoli. Che una foto non può raccontare Borzoli
Che dipende da dove ti giri è un altro quartiere

Borzoli è stupefacente, drammatico e istrionico, bucolico o urbanisticamente ingolfato, dipende da che curva fai.

Unisce estetiche che non pensavi potessero parlarsi.

E’ come un contadino piemontese di fine ‘800, affaticato, sporco, sudicio che però la sera con gli amici, ma solo al paese, gioca a calcio come Maradona. Ed è sudamericano, meticcio. E la domenica si veste come Cavour.

E’ Borzoli

Per noi è riposate e stancante insieme.

Quando lo troviamo riposante è perché fare un giro a Borzoli sappiamo che non può prevedere un cercare di interpretare l’insieme architettonico, stilistico, la pianificazione urbanistica. E, poiché sappiamo che è impossibile, non lo facciamo, e ci riposiamo.

Oppure lo facciamo come si ci sfora di trovare una forma definita in un caleidoscopio. Che è un gioco infinito, e impossibile, quindi inutile, quindi riposante

Un saluto

E mandateci foto, di questa estate, e di questa città urbanisticamente, nelle propri ingarbugliamenti e visioni di futuro, sempre più onirica