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S, lunga
e ricordi ancora presenti di altri tipi di “pensare le cene”

Ci sarebbe bisogno di un esercito, reale, di Super Mario Bros della gastronomia, e non solo di quella, capaci di mantenere i baffoni e la cassetta storica degli attrezzi ma in un contesto da videogames
Da quando la GDO ha ingranato la “quarta”, sulla carreggiata della storia, ed ha preso la corsia di sorpasso lasciando al palo visioni di quartieri eticamente autarchici ci sono cose che non possono reggere più.
Che non sono solo “cose” ma portano dietro un’organizzazione del luogo e una strutturazione della vita e della poesia dei quartieri

Ma l’onda, lunga, della GDO è una cosa, ad oggi, inarrestabile
Anzi, inarrestata, ormai successa

E’ un po’ come la passeggiata di Voltri. Che a noi piace tantissimo, e fu (ahimè, usiamo già “fu” quando è ancora lì, ed è, forse, un segnale di esigenze di cambiamento che premono anche nella grammatica del pensiero) un bellissimo matrimonio.
Ma di fronte alle onde, alte e lunghe, figlie del nuovo clima non può più stare sù

Che i nuovi criteri di relazione tra le cose possono sembrare più fini, e sostenibili.
Ma forse sono oggi più, o ancora, primitive. Che tu ti sei preparato ad usare criteri fini, e dolci, negozi di vicinato, filiere corte, sostenibilità, prodotti locali, reti sociali di quartieri, e poi arriva uno e dice tipo: “Aò, io sono più grosso, togliti dai piedi”

E tu, o l’ONU, che ti eri preparato a parlare più finemente, e ti eri scordato come si usano le maniere grezze, rimani senza parole
E senza le farinate
Quando va bene

(immagine da via Milano)