Di “implementazioni” e condizionatori, e funivie, rotonde di carignano, mercati del pesce, skymetri, fiere del mare, e tantissimo altro
Implementare, nel linguaggio usato, si usa per dire “aumentare, innovare, aggiornare” un progetto.
Almeno nel nostro giro
Ma forse il significato puro è diverso
Ma non c’entra con questo post. È che iniziando a scrivere ci siamo inciampato su questo termine
In questa foto, al di là di implementare o meno, si vede un esempio di come aggiornare le vecchie strutture, edifici, abitazioni, uffici con le nuove idee, nuove tecnologie.
Quando si fà così, il massimo, è tenere vive le funzioni precedenti (tipo “aprire la finestra” o “chiudere la tapparella”) aggiungendone di nuove.
Ovviamente un tema è “aggiungere funzioni e vivibilità”, l’altro è inserire sposando fisicamente le strutture, poi armonizzandone l’estetica, il design, l’aspetto. O, addirittura, impiastricciando finemente cercando nuovi design
Ovviamente, al lato opposto, c’è l’impiastro: diminuire la vivibilità, o aumentandola in parte (tipo ti dó il fresco ma ti tolgo la luce, o il buio, o l’aria del “di fuori”.
Questo, abbiamo detto è un esempio.
Non un buon esempio
Ed è quello, che in grande, e a livello urbanistico, e architettonico, dovrebbe succedere per funivie, rotonde di carignano, mercati del pesce, skymetri, fiere del mare, e altro
Si, lo sappiamo, è un esempione, ma ci pare che abbiano delle strutture, di impostazione degli interventi, simili. Ma forse siamo noi che, come al solito, esageriamo
(“Palazzo Rosso”, lato mare Lagaccio)