
Questa foto è evocativa come una bomba.
(o meglio il suo contenuto)
E ci verrebbe voglia di collegarla subito ai concetti, metaforizzarla, renderla esemplificativa a schifo. Ma è troppo particolare. In realtà sarebbe una scorrettezza.
Ma è evocativa come una bomba.
Ed è così evocativa che sappiamo che già postarla in una pagina che parla della città è una scorrettezza.
Perchè sappiamo che, con questa foto, partiranno interpretazioni, ruminamenti, taglia e incolla d’analisi a palla.
Ma d’altronde questa foto è una bomba. E non è possibile che succeda diversamente
E non sapete quanto ci tratteniamo per non dire, noi, una qualche “lettura” scatenata da questa fotografia.
Ma abbiamo fatto impegno reciproco. Ci tratteniamo.
Ma almeno un panegirico sul fatto che ci tratteniamo non potevamo evitarlo.
Solo una cosa possiamo dire, ovvia…ma no, non la diciamo, che poi gli altri di noi ci rimangono male e non possiamo più fidarci della nostra continenza prosaica.
E’ una foto che è una bomba. Ma non vogliamo farla assurgere a situazione paradigmatica.
Perchè rappresenta una situazione, che ci pare rara.
Ma si innesta in un territorio che esalta le…. no! Mi fermo.
Non posso tradire gli altri e le altre
Non dateci interpretazioni, Ve ne preghiamo, difficilmente sapremmo resister a entrare in discussione
Limitatevi a una serie di “ma questa foto è una bomba”
E poi pensate ed esagerate per i fatti Vostri, al limite in piccoli gruppetti, immaginariamente innescati, dalla foto, e festanti